Piana del Volturno. colline distrutte dalle fiamme (dolose?) divampate per vari giorni

Un inferno di quarantotto ore: dal mercoledì fino a venerdì, e poi ieri dopo una tregua di poche ore,gli incendi hanno messo a dura prova l’intera provincia di Caserta, distruggendo una superficie boschiva la cui dimensione verrà valutata con esattezza solo nei prossimi giorni dalle stazioni del Corpo Forestale dello Stato. Il rogo più devastante è stato quello che da Bellona si è esteso fino al monte Grande, a Pontelatone. Per quarantotto ore consecutive le fiamme hanno tenuto testa alle squadre di vigili del fuoco e della forestale, riprendendo forza in più punti anche dopo l’intervento dei canadair. Un disastro ambientale che verrà estimato con precisione domani, quando a mezzo gps si valuterà quanto bosco è andato in cenere. Ma quello di Pontelatone non è stato il solo maxiincendio degli ultimi tre giorni. Fiamme, con tutta probabilità dolose, hanno aggredito infatti anche il monte Tifata, a Sant’Angelo in Formis di Capua, nella serata di giovedì: le lingue di fuoco si sono rafforzate nel corso delle ore al punto da raggiungere la collina San Iorio e raderne al suolo la vegetazione per una larga area. Per spegnere l’incendio, anche qui è stato utilizzato un canadair e l’elicottero della Forestale, che ha compiti di coordinamento in questi casi, ha dovuto alzarsi in volo anche per sorvolare la zona e individuare i focolai che continuavano a rinvigorirsi nonostante le operazioni di spegnimento andassero avanti in maniera incessante. E ancora, fuoco a Formicola, e nelle stesse ore, a San Felice a Cancello. Di ieri, infine, l’ultimo rogo, dopo uno stop di un decina d’ore. È scoppiato poco dopo le 14,00 a Pignataro Maggiore e si è esteso in un breve lasso di tempo fino alla collina San Pasquale. Al di là della triste media stagionale, va detto che quanto accaduto negli ultimi tre giorni ha sicuramente la fisionomia dell’allarme. Benché la stima dei danni non sia ancora definita in termini di bosco distrutto, si può parlare di disastro ambientale a tutti gli effetti vista l’escalation di incendi e l’estensione che gli stessi hanno avuto sui polmoni verdi del Casertano. Saranno i risultati delle indagini della Forestale per stabilire eventuali responsabilità all’origine dei roghi, anche se non sembrano esserci dubbi sulla dolosità degli stessi. La contemporaneità di alcuni degli episodi fa sospettare addirittura un’unica regia, ma allo stato sono solo ipotesi e potrebbe essersi trattato di una coincidenza. Accanto alle squadre di vigili del fuoco e di forestali – hanno lavorato una cinquantina di persone alternandosi a turno – si sono adoperati anche i volontari della Protezione civile e le associazioni ambientaliste in una sinergia comune. Da domani, sperando che la situazione si tranquillizzi,il Corpo Forestale dello Stato inizierà la mappatura delle zone bruciate, contestualmente ci saranno ulteriori sopralluoghi per stabilire le cause del disastro. Accanto agli incendi boschivi, non si placano neanche i roghi tossici. Un ucraino di 48 anni, Igor Micailoski, è stato arrestato a San Felice a Cancello dopo essere stato sorpreso a bruciare bottiglie di plastiche ed elettrodomestici rotti nei pressi dei campi coltivati di località San Vincenzo. Le fiamme sono state domate dai Vigili del Fuoco di Caserta. E in tarda serata, in zona San Clemente a Caserta, è andato a fuoco il container che ospitava gli spogliatoi di un campo sportivo.Sul posto i pompieri. Indagini in corso per stabilire la dinamica.