Liberi. Il sindaco scopre in banca il tesoro di Sant’Alfonso de’ Liguori che sarà esposto in museo
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A distanza di 37 anni ritorna a Liberi il tesoro del Santo Patrono. Dal 1978 era rimasto nel dimenticatoio, nel caveau di una banca e mai nessuno me aveva fatto menzione. “Era da qualche tempo – ha riferito il sindaco, Antonio Diana – che ogni tanto in comune ricevevamo comunicazioni da una Banca di una presunta cassetta di sicurezza.
La cosa ci ha quantomeno incuriositi e, a seguito di un sopralluogo, abbiamo scoperto che nella camera blindata dell’istituto di credito c’era una cassetta di sicurezza intestata al sindaco pro tempore del comune di Liberi”.
Spinti dal desiderio di sapere “abbiamo cercato la chiave di quella custodia – ha continuato ancora Diana – e, non avendola trovata, siamo stati costretti a recarci in banca con fabbro per forzarla”.
Dopo averla aperta “abbiamo scoperto che conteneva monili di alto valore simbolico oltre che artistico – ha ancora aggiunto il primo cittadino di Liberi -.
Non è tanto il pregio venale degli oggetti, che pure è risultato a prima vista piuttosto ragguardevole, quanto quello affettivo, per quell’umano che quei bijoux rappresentano, riferiti anche a una preziosità assunta perché tutti donati al Santo da concittadini per intercessioni o gratitudine per grazie ricevute”.
Una scoperta che ha emozionato non solo i cittadini di quel piccolo centro della Comunità Montana del Monte Maggiore, ma anche gli abitanti dell’intero circondario che ora avranno ancor più motivo di visitare quel paesino di circa 1200 anime, di cui è Patrono Sant’Alfonso Maria dei Liguori: il Beato autore di celebri melodie come “Quanno nascette Ninno”, da cui deriva “Tu scendi dalle stelle”.
Il tesoro ritrovato sarà conservato nel locale Museo che comprenderà anche abiti sacri del Settecento e che sorge affianco alla cappella, recentemente restaurata e inaugurata, che fu costruita da Sant’ Alfonso nel 1700 su progetto del Vanvitelli.
“Siamo particolarmente felici del ritrovamento – ha concluso Diana – perché finalmente abbiamo restituito i preziosi di Sant’Alfonso ai cittadini di Liberi, che ne sono i legittimi proprietari”.
(Comunicato Stampa – Archiviato in @TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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