Nell’ambito di due distinti provvedimenti, frutto di indagini patrimoniali, il Gico della Guardia di Finanza ha sequestrato a Claudio Schiavone beni per 45 milioni di euro (88 immobili e varie società); a Piccolo, i Ros dei Carabinieri hanno messo i sigilli a beni per 8 milioni di euro (2 ville, 14 appartamenti e 4 appezzamenti di terreno e società).
Le richieste di sequestro sono state fatte dai Pm che conducono l’inchiesta (i sostituti Sirignano, Maresca e Curcio, coordinati dal procuratore aggiunto Borrelli) nell’ambito della quale sono indagati l’ex presidente della Cpl Concordia, Roberto Casari, e l’ex parlamentare del Pd Lorenzo Diana, in passato componente della Commissione parlamentare antimafia.
IL COMUNICATO DELLA PROCURA
In data odierna il ROS Carabinieri ed il GICO della Guardia di Finanza di Napoli, a seguito di una articolata attività di indagine, hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo emesso dal GIP del Tribunale di Napoli nei confronti di Piccolo Antonio e Schiavone Claudio, già destinatari di ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. di Napoli per associazione di stampo camorristico.
Il Gip, con due diversi provvedimenti, ripercorrendo la storia criminale dei due imprenditori su indicati, ritenuti affiliati al clan dei casalesi e precisamente alle famiglie Schiavone e Zagaria e richiamando gli elementi indiziari contenuti nelle ordinanze di custodia cautelare in carcere, ha disposto il sequestro di beni immobili e società riconducibili a Piccolo Antonio e a Schiavone Claudio ed intestati a vari componenti delle loro famiglie.
Gli elementi indiziari acquisiti nel corso dell’attività di indagine hanno consentito di accertare che nel corso del tempo il Piccolo e lo Schiavone avevano accumulato un rilevante patrimonio composto da beni mobili ed immobili di diversa natura, oggetto di sequestro, di seguito indicati:
Beni sequestrati a Piccolo Antonio (valore complessivo circa 8 milioni di euro):
2 ville; 14 appartamenti; 4 appezzamenti di terreno; locale adibito ad ufficio; box; 3 società (“COIGAS s.r.l.”, “AGM Costruzioni S.p.A.” in liquidazione, “COGEPI s.r.l.”) operanti nel settore edilizio e relativi beni strumentali.
Beni sequestrati a Schiavone Claudio (valore complessivo circa 45 milioni di euro):
88 immobili; 2 società di capitali; 1 impresa individuale; 3 quote societarie; 2 autovetture; 1 motociclo.
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