Caserta. Parla Belforte e procura altri guai ad Angelo Grillo
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Voleva l’Asl tutta per se, compreso anche il nosocomio matesino.
Ma quando capì che il suo concorrente Vincenzo Passariello gli stava per soffiare l’appalto, ordinò a Belforte di farlo ammazzare.
Angelo Grillo è stato letteralmente “inguaiato dalle accuse confermate oggi in aula formulate dal boss pentito Salvatore Belforte che ha ammesso che lo stesso Grillo gli ordinò un omicidio già nel 1998. La vittima, un imprenditore che gli aveva “soffiato” un appalto all’Asl di Caserta per pulizie e servizi. Lo ha dichiarato poco fa il collaboratore di giustizia ex capoclan di Marcianise, collegato in videoconferenza con il tribunale di Santa Maria Capua Vetere dove si sta dibattendo in Assise il processo per l’omicidio di Angelo Cortese, anche lui ammazzato – secondo Belforte – per volontà di Grillo al quale la vittima chiese delle estorsioni. Belforte ha così confermato in aula quanto già dichiarato nel primo interrogatorio e incluso nel verbale depositato in tribunale. Vincenzo Passariello fu ucciso con due colpi di pistola mentre usciva dal suo ufficio. Il pentito ha dichiarato che Grillo aveva cercato di convincere Passariello a desistere dal partecipare a bandi di gara per gli appalti all’Asl, facendo leva anche sulle sue amicizie politiche, ma che era stato tutto inutile, “per questo – ha aggiunto Belforte – lo abbiamo eliminato fisicamente”.
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