Roccamonfina. Campagna elettorale infuocata: parroco scende in campo mescolando sacro e profano?!
Messaggio telefonico al vescovo della diocesi Teano-Calvi, monsignor Arturo Aiello, per sollecitare un suo intervento circa il comportamento di un parroco che, nei sermoni religiosi, spronerebbe i fedeli ad aiutare una candidata-cantante che nei mesi scorsi avrebbe sofferto per la sua libertà.
La vicenda, che vedrebbe ancora una volta protagonista il parroco di turno, attivo con i fedeli affinché mettano in pratica il suo consiglio teso a dare sostegno a colei che, a suo dire, avrebbe sofferto, ha fatto scattare l’intervento di una residente, A.S., di anni 50, che, dopo aver telefonato ai responsabili della curia, ha lasciato un messaggio a sua eccellenza Aiello, sollecitandolo ad intervenire sulla spinosa questione.
I fatti andrebbero a collegarsi al precedente intervento di un altro parroco, sempre di Roccamonfina, che averebbe contattato i candidati alla fascia tricolore per un confronto politico da tenersi la sera tardi in apposite chiese.
In quell’occasione il vescovo venne informato è tutto fa supporre che sia intervenuto visto che il Parroco politicizzato comunico ai diretti interessati che già avevano fatto conoscere il loro diniego, che il confronto non si sarebbe più tenuto.
Mentre il parroco del monte sembra stia lavorando sotto banco, in queste settimane è venuto alla ribalta il parroco della pianura, che starebbe confezionando sermoni per l’aiuto dei sofferenti.
Intanto alcuni cittadini che avrebbero partecipato alle funzioni del prete-politico, ha riferito dei suoi consigli per il voto, asseriti esplicitamente sotto varie forme.
L’interessamento del prete della pianura, invece. sembra che sia di fratellanza se è vero che nella sua lista preferita è candidato un suo parente: questo gli può dare il diritto di promuoverla?
Nell’ultimo mese, il parroco che, per voce di popolo, in tal modo divide invece di unire, avrebbe fatto da spalla alla cantante- candidata tanto da concederle l’uso del leggio per declamare la parola di Dio, gli interventi in alcuni funerali di cittadini che hanno portato in alto il paese, ed infine la starebbe supportando con omelie che nulla hanno a che vedere con la religione cristiana.
Per alcuni roccani che sono incappati nella rete della giustizia è valso il detto “Chi prima non pensa poi sospira”, invece per la candidata-cantante vigerebbe una sorta di passa parola religioso: “aiutiamola, lei ha sofferto”.
Caro parroco – hanno riferito alcuni residenti che non approvano il suo comportamento se non volto ad evangelizzare e non a fare politica- non condividiamo il suo operato- ci appelliamo al vescovo Aiello, affinché gli faccia un duro sermone visto che le sue parole non sono quelle di un discepolo di Dio, ma bensì di un politico che si sta guadagnando …. non certo il paradiso.
(Anna Izzo – nella foto un volantino divulgato per denunciare la vicenda – via (103) FacebookMessaggi)
