Sessa Aurunca. Sparatoria al ristorante di Scauri: Brancaccio racconta la sua verità
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Una volta dimesso dall’ospedale “Dono Svizzero”, presso il quale era ricoverato a seguito della sparatoria avvenuta l’altra settimana nei pressi di un noto esercizio di ristorazione, Giuseppe Brancaccio, difeso dall’avvocato Massimo Signore, ha raccontato la sua versione di quanto accaduto, riferendo in primis di un precedente litigio che avrebbe avuto con Flauto presso un altro locale, nel corso del quale avrebbe subito la rottura di telefono e occhiali.
Avendogli questi promesso il risarcimento, il 38enne si sarebbe dunque recato sul lungomare di Scauri, presso il ristorante, ma qui la situazione sarebbe degenerata.
Brancaccio, inoltre, ha negato che l’arma si fosse inceppata, affermando di essere stato lui stesso a smettere di sparare, ed ha scagionato il fratello Carmine, che lo aveva accompagnato al ristorante, sostenendo in proposito che non fosse a conoscenza dell’arma che aveva con sé. Per ora entrambi restano detenuti presso la casa circondariale di Cassino.
(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in #TeleradioNews ♥ il tuo sito web © Diritti riservati all’autore)
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