Alife. Vuole convincere l’ex a tornare con lui ma va armato dalla suocera, dove trova gli agenti che lo arrestano
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Tira sassi alle finestre, non per amore, ma per violenza e per danneggiare l’appartamento dell’ex suocera “colpevole” di aver ospitato la sua ex convivente, fuggita dalla casa in cui abitavano ad Alife, nel casertano, perché stanca di maltrattamenti.
Lui, 31 anni, lei 24, entrambi rumeni, sono genitori di un bimbo di tre anni.
Lunedì mattina l’uomo è arrivato sotto la casa della madre dell’ex compagna per convincerla a tornare: non portava fiori, ma un pugnale e un bastone.
Voleva incontrare la ragazza e voleva nuovamente il figlio.
Entrambi, però, non erano in casa, quindi l’energumeno si è accanito a sassate contro le finestre dell’abitazione della donna, che non voleva aprire.
I vicini hanno chiamato la polizia ma, al loro arrivo, gli agenti del commissariato di polizia di Cassino diretto dal vice questore Cristina Rapetti, l’uomo era già andato via.
Rincasata anche la ragazza con il piccolo, ha raccontato agli agenti i presunti maltrattamenti subiti e, mentre ciò accadeva, è arrivata anche la telefonata minacciosa del suo ex che stava tornando.
Gli agenti, quindi, si sono appostati fermando al suo arrivo il malintenzionato, che si è dimostrato fin da subito infastidito dalla presenza degli agenti.
Temendo che avesse con sé delle armi, i poliziotti hanno effettuato una perquisizione personale e dell’auto, rinvenendo un pugnale lungo 31 centimetri, con una lama tagliente ed acuminata lunga 20 centimetri, ed una mazza di legno lunga 85 centimetri.
Armi collocate in posizione tale da essere immediatamente pronte all’uso.
Per questo dovrà ora rispondere davanti al giudice di porto abusivo di armi o strumenti atti ad offendere.
<i>(Comunicato Stampa – Elaborato – Archiviato in @TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)</i>
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