PIETRAMELARA/ROCCAMONFINA. E’ morto il Vescovo emerito Felice Leonardo. I funerali si svolgeranno domani a Cerreto Sannita. Aveva da poco compiuto i 100 anni alla presenza del cardinale Crescenzio Sepe/VIDEO D’EPOCA
Il prelato era nato il 9 marzo del 1915 a Pietramelara. Viveva a Roccamonfina presso l’abitazione del Parroco don Giadio De Biasio. Ha avuto la grazia di incontrare ben sette Papi!
E’ morto il vescovo Felice Leonardo. Domani, venerdì si terranno i funerali a Cerreto Sannita, dove è stato vescovo per più di trenta anni. L’anziano è morto a Roccamonfina dove viveva in casa del Parroco don Giadio De Biasio, che gli è stato vicino fino all’ultimo. La salma sarà esposta per tutta la giornata di oggi, giovedì. Aveva compiuto 100 anni lo scorso 9 marzo. Monsignor Leonardo era stato vescovo di Cerreto Sannita dal 1957 e dal 1986 al 1990 della Diocesi di Cerreto-Telese-Sant’Agata de’Goti. Nato a Pietramelara nel 1915 è ricordato dai fedeli per la sua sensibilità: aveva fondato 22 consultori familiari.
LA SUA STORIA. – Felice Leonardo nasce a Pietramelara, diocesi di Teano-Calvi, il 9 marzo 1915 da Antonio e Rosa Ranieri. Entrato a dieci anni nel Seminario diocesano e, dopo gli studi di filosofia e teologia presso i Padri Gesuiti di Posillipo, è ordinato presbitero il 24 luglio 1938, ricevendo successivamente la nomina di parroco di San Giovanni Battista in Torano di Roccamonfina il 23 dicembre 1938, parrocchia che guiderà durante i travagliati anni della seconda guerra mondiale e della battaglia di Montecassino. Saranno anche gli anni dolorosi in cui vedrà morire la mamma Rosa e le sorelle Teresa e Giulia. Dopo la guerra, nel 1947, viene nominato Rettore del Seminario interdiocesano di Calvi e Teano, Assistente delle ACLI, responsabile diocesano della Pastorale giovanile, “Canonico teologo” della cattedrale. Il 22 luglio 1957 papa Pio XII lo nomina, a soli 42 anni, vescovo di Telese o Cerreto; riceve l’ordinazione episcopale il 29 settembre successivo nella cattedrale di Teano dal cardinale Adeodato Giovanni Piazza, coconsacranti il vescovo Matteo Guido Sperandeo e l’arcivescovo Giacomo Palombella. Il 19 ottobre prende possesso della sua diocesi. Partecipa assiduamente a tutte le sedute del Concilio Vaticano II tra il 1962 e il 1965, diventando poi delegato al lavoro della Conferenza Episcopale Beneventana. In sede regionale si dedica particolarmente alla pastorale della famiglia, della quale diventerà efficace promotore con l’apertura di 22 Consultori familiari. Negli anni 1960 organizza gli “Incontri Quaresimali del Giovedì” che hanno fra i relatori anche Oscar Luigi Scalfaro e Rosa Russo Iervolino. Promuove due pellegrinaggi diocesani della statua della Madonna delle Grazie di Cerreto, che proclamata Patrona della diocesi il 2 luglio 1964 assieme a Sant’Antonio di Padova e, successivamente, a Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. Il 19 novembre 1979 istituisce l’Istituto di Scienze Religiose che nel corso del tempo ha formato catechisti, animatori e alcune decine di docenti di religione. Dopo il terremoto dell’Irpinia del 1980 si attiva per reperire nuovi finanziamenti da destinare alla ristrutturazione della Cattedrale e di tutte le altre chiese della diocesi danneggiate. Ristruttura radicalmente il Seminario diocesano di Cerreto Sannita con il ricavato della vendita di alcuni beni immobili. Il 2 gennaio 1982 viene nominato Amministratore apostolico della diocesi di Sant’Agata de’ Goti per poi diventarne vescovo il 21 marzo 1984.
LA RINUNCIA AL 75° ANNO. – Il 9 marzo 1990, al compimento del settantacinquesimo anno di età, presenta la sua rinuncia al governo della diocesi; papa Giovanni Paolo II la accoglie il 20 luglio 1991. Mons. Leonardo sarà accolto in Episcopio a Teano durante il suo lungo emeritato da S. Ecc. Mons Francesco Tommasiello vescovo di Teano-Calvi, originario della diocesi di Cerreto Sannita e già suo Vicario Generale. Durante il suo lungo emeritato si impegna in modo particolare nel ministero dell’annuncio della Parola con la Lectio Divina, costituendo gruppi di ascolto a Teano, a Pignataro Maggiore, a Pietramelara e a Roccamonfina. Sopraggiunta la morte del Vescovo Tommasiello il 25 ottobre 2005, Mons. Leonardo si ritira a Pietramelara, sua città natale, dove dal 2008 viene assistito dal sacerdote don Giadio De Biasio, originario di Torano di Roccamonfina, giovane presbitero da lui accompagnato personalmente nel discernimento vocazionale verso il presbiterato e a lui legato da profonda amicizia e riconoscenza. Attualmente, seguendo don Giadio nel ministero di Parroco a Roccamonfina, vive con lui nella Casa Canonica di Roccamonfina dall’ 8 agosto 2011. Mons. Felice Leonardo, 57 anni di episcopato, 76 anni di sacerdozio, ha avuto la grazia di incontrare personalmente da vescovo 7 Papi, a partire da Pio XII fino a Papa Francesco, ha conosciuto due successori alla cattedra di Cerreto Sannita, Mons Mario Paciello e Mons. Michele De Rosa, era tra i Padri Conciliari viventi più anziani del mondo.