Roccamonfina. ‘Carambata’ per un 90enne festeggiato anche dai parenti venuti apposta dagli Stati Uniti
Novantesimo compleanno italo americano per “nonno” Antonio Perrotta residente nella frazione Tuoresichi del comune roccano.
L’altro giorno, infatti, Antonio ha tagliato il traguardo dei 90 anni insieme ai suoi cari, agli amici nonché ai tanti compaesani che hanno voluto porgergli gli auguri.
I familiari dell’arzillo nonnino hanno lasciato lo stato del Connecticut (Stati Uniti d’America) per congiungersi con il loro amato padre e nonno, cosi da organizzargli una festa per sancire l’operosità dell’uomo che ha saputo trasmettere a tutti loro i veri valori di una famiglia.
Nonno Antonio, conosciuto e ben voluto dall’intera cittadinanza di Roccamonfina, nonostante la veneranda età, guida ancora l’amato “Apecar”, si occupa personalmente del taglio delle erbacce nei castagneti di sua proprietà, tiene in ordine la casa, cucinando anche i pasti genuini che hanno contribuito alla sua longevità.
Allegria e disponibilità sono alcune delle caratteristiche di Antonio che mostra verso il prossimo, con l’onestà e l’attaccamento alle tradizioni del paese e del comparto agricolo.
Da fervente fedele, il novantenne osserva la parola di Nostro Signore, recandosi in chiesa con lo stesso trasporto che mette nel lavorare la terra.
Nei mesi scorsi, mentre percorrevo la stradina di campagna che porta alla contrada Tuoresichi, ho potuto dialogare con il sempreverde Antonio mentre si occupava della pulizia di un fondo agricolo: invece di riposare nel primo pomeriggio, indossando abiti da lavoro, maschera protettiva e munito di decespugliatore, il nostro recideva la sterpaglia come se fosse stato un ventenne.
La meraviglia fu tale che bloccai l’auto per rivolgergli due parole a cui lui rispose con il sorriso sulle labbra.
“Lavorare la terra non mi stanca, anzi non potrei andare avanti senza il lavoro agricolo.
Certamente ora ci impiego più tempo ad assolvere a queste mansioni ma non mi pesano.
La mia preoccupazione resta sola quella dell’eventualità che un giorno mi neghino la patente, solo allora credo che starei male in quanto, senza il mia Apecar, mi sentirei perso.
Oggi posso ringraziare Dio per avermi dato la possibilità di arrivare a 90 anni nel pieno delle mie facoltà fisiche e mentali, altresì di avere al mio fianco mia figlia ed i miei cari nipoti Antonella e Frank che mi donano ogni giorno tutto il loro amore”.
La longevità di Antonio si deve non solo all’intervento divino ma anche al buon vino e agli alimenti tipici di Roccamonfina, che consuma quotidianamente, uniti allo stile di vita proprio dei “tempi belli che furono”.
