ALIFE. La Multinazionale “General Construction” che si sta occupando dell’insediamento di un digestore anaerobico nella Zona Asi non ci sta e sente le si i diritti dell’azienda, dopo gli incontri nelle scuole del Comitato Pro Territorio

Alcuni membri del Comitato che si oppone all’insediamento del digestore anaerobico ad Alife, hanno avuto degli incontri in tutte le scuole matesine, in particolar modo nel capoluogo Piedimonte e la stessa Alife. La General Construction non ci sta, poichè giudica scorretto sentire una sola “campana” ed ora annuncia anche “contromisure” atte a tutelare il nome della stessa azienda. Questa la lettera inviata al Miur Regionale, Provinciale ed ai Dirigenti Scolastici interessati…
Da una lettera pubblicata sul profilo Facebook della General Construction, emerge che la multinazionale che vuole insediare il Biodigestore anaerobico nella zona Asi di Alife, ha preso una netta posizione, di fronte aduna vicenda che potrebbe ledere l’immagine della stessa e, ancor più, non ha garantito un sereno confronto nei dibattiti che il Comitato pro territorio di Alife ha tenuto nelle scuole della cittadina delle mura e nel capoluogo matesino (nella foto un incontro al Liceo Galileo Galilei di Piedimonte Matese). Ecco il documento.
“””General Construction S.p.A. è l’azienda proponente l’impianto integrato di digestione anaerobica e compostaggio della zona A.S.I. del Comune di Alife (CE) e che in data 22.10.2014 ha avviato l’iter procedurale autorizzativo ai sensi del D.Lgs 387/03 e del D.Lgs 152/06 e s.m.i. presso gli enti competenti. La scrivente, con la realizzazione di tale infrastruttura intende contribuire a porre in essere in Regione Campania ed in particolare nell’Area Alto Matesina un ciclo ordinario integrato ed eco compatibile della frazione organica dei rifiuti provenienti da raccolta differenziata in linea con quanto previsto dalla Direttiva Comunitaria in tema “di riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero dei rifiuti”. Con la presente sentiamo il dovere di informarVi di aver appreso che all’interno degli Istituti Scolastici di ogni ordine e grado situati nel territorio del Comune di Alife e di Piedimonte Matese, vengono ospitati incontri organizzati dal “Comitato No Biogas di Alife” , nel corso dei quali comuni cittadini, pertanto non esperti in materia di trattamento dei rifiuti e di salvaguardia dell’ambiente, si dilettano a fare disinformazione in tema di ambiente e di impianti di digestione anaerobica e compostaggio alle scolaresche e ai docenti. Alleghiamo nota del Dirigente Scolastico del Liceo Statale Galileo Galilei di Piedimonte Matese (CE) avente per oggetto “Variazione attività didattica del giorno 8 aprile per Assemblea Straordinaria di Istituto”. Evidenziamo che tale incontri sono mirati alla demagogia e alla strumentalizzazione degli studenti generando solo una non corretta formazione degli stessi peraltro priva di ogni fondamento scientifico e di un sereno contraddittorio. Difatti, queste tipologie di impianti rinnovabili sono condivisi anche dalle principali Associazioni Ambientaliste dal momento che sono gli unici in grado di garantire una gestione responsabile ed eco-compatibile dei rifiuti. Alleghiamo Libro WWF Campania “come partire da un problema per arrivare ad una risorsa” ed il Dossier Legambiente Campania “La gestione Sostenibile degli scarti organici”. Quindi, autorizzare simili incontri con i soli Comitati Cittadini contrari alla realizzazione di tali tipologie di impianti significa rinnegare un sistema democratico basato sul dialogo e sul rispetto delle parti disciplinato dalle leggi italiane ed europee. Alla luce di quanto sopra, rinnoviamo la nostra la disponibilità a partecipare e/o ad organizzare eventuali prossime riunioni presso gli Istituti del territorio, con l’auspicio di poter illustrare tecnicamente il funzionamento degli impianti integrati di digestione anaerobica e compostaggio e le relative ricadute sul territorio. Nell’ottica di una corretta ed ancor più oggettiva informazione, sarebbe auspicabile organizzare eventuali sessioni formative, in tema di ambiente e di impianti idonei per una gestione eco sostenibile dei rifiuti, coinvolgendo i Docenti dei più autorevoli Dipartimenti Universitari della Regione Campania, i quali sapranno sicuramente rendere edotti gli studenti ed i loro colleghi sull’argomento. La scrivente, suo malgrado, alla luce di quanto sopra esposto, è costretta a verificare legalmente eventuali profili di diffamazione e di danno del marchio aziendale. Auspicando che questa volta sia riservato un minimo di attenzione alla nostra comunicazione ed in attesa di un cortese, quanto celere cenno di riscontro, cogliamo l’occasione per porgere cordiali saluti.”””