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Caserta. Provincia, elezioni: tanti aspiranti per due soli scanni, anche nel matesino

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Ecco la situazione attuale (stagna) nei due schieramenti politici che si preparano ad affrontare le imminenti elezioni provinciali.

CENTRO SINISTRA
E’ stata indicata la data per le prossime elezioni provinciali e la partita è più che mai aperta, sebbene il Partito Democratico parte nettamente in svantaggio. A dirlo non sono gli elettori, ovvero il popolo, che non voterà il Presidente e i consiglieri provinciali, ma i numeri! Infatti le grandi città di Terra di Lavoro sono quasi tutte guidate dal centrodestra (Forza Italia in particolare) a cominciare dal capoluogo Caserta, circostanza che pesa notevolmente visto che viene introdotto il “voto ponderato”, ovvero contano di più i grandi municipi per la vittoria finale. I ‘Democrat’ non possono nemmeno sperare, come effetto traino, nel successo al turno delle amministrative, dal momento che cadranno dopo le Provinciali e dunque non è possibile nessun ribaltamento della situazione attuale. Da martedì prossimo, comunque, con una riunione interna della maggioranza che sostiene il segretario provinciale Raffaele Vitale, iniziano le danze. Il giorno dopo, invece, mercoledì, potrebbe essere la data utile per incontrare tutta la rappresentanza istituzionale del partito, dai parlamentari ai consiglieri regionali. Vitale chiede mandato pieno per poter affrontare il tema delle alleanze, vero nodo delle Provinciali, in particolar modo un accordo con il Nuovo Centrodestra, partito che sta dialogando moltissimo con il Pd. In ogni caso Ncd con il sindaco di San Felice a Cancello ha di fatto già pronta la sua lista. Il Pd crede che il primo cittadino della Valle di Suessola giochi una partita personale. Così punta a insinuarsi nella spaccatura di Forza Italia, che non convergerebbe in toto su De Lucia. L’obiettivo, insomma, è portare l’Ncd, ago della bilancia, nel campo di gioco del centrosinistra, così come avviene in campo nazionale, tralasciando le elezioni regionali però, in quanto recuperare il “gap” è azione impervia. I Democrat prendono tempo, sanno che ce n’è bisogno per far maturare il quadro. Ma cosa sono disposti a mettere sul tappeto per convincere l’Ncd? Si vocifera che il Pd sarebbe pronto a rinunciare al candidato presidente della Provincia, cedendolo all’Ncd: ecco il “prezzo” dell’intesa, che Caserta vuole inserire, con la mediazione del segretario regionale Assunta Tartaglione, nella trattativa per le elezioni regionali. I nomi nel Pd ci sono però: innanzitutto ambisce a diventare presidente Vincenzo Cappello, sindaco di Piedimonte Matese e presidente provinciale del partito. Circola ancora, ma con meno quotazioni, il nome di Renato Natale, primo cittadino di Casal di Principe. E prende quota anche il consigliere provinciale uscente di Santa Maria Capua Vetere, Antonio Mirra, che gode della possibilità dell’elettorato passivo, visto che Caserta rientra nel caso di “prima applicazione della legge 56/2014”, nota come riforma Delrio. Il punto non sono i nomi, ma il gap di alleanze e anche l’unità del partito.Tappa fondamentale sarà l’assemblea convocata per l’11 aprile per votare la nascita della Direzione provinciale, attesa da un anno e mezzo. Sarà il banco di prova per capire se le lacerazioni del recente passato possono essere superate in vista degli appuntamenti elettorali.
CENTRO DESTRA
Martedì prossimo si riunisce la Consulta dei sindaci di Forza Italia per stabilire una linea guida ed i criteri che dovranno essere seguiti per scegliere i sedici candidati alle elezioni provinciali che si svolgeranno il 12 maggio. Un’idea di quali saranno e che porteranno ad individuare gli aspiranti consiglieri provinciali possono essere già avanzati e si tratta di quello territoriale, meritocratico ed infine di quello che prende in considerazione la circostanza che il voto sarà ponderato (ossia il voto del consigliere o sindaco di un paese di dimensioni grandi avrà più peso di quello più piccolo). Sulla scelta del candidato presidente la partita se la giocano Fi e il Nuovo Centrodestra con qualche possibilità in più per gli alfaniani, alla fine, di spuntarla sugli azzurri. In Fi ambiscono a guidare l’esecutivo di corso Trieste: il sindaco di Alvignano, Angelo Di Costanzo che ha già dato la propria disponibilità (sarebbe un vero e proprio derby dell’Alto Casertano se nel Pd scende in campo Vincenzo Cappello), poi c’è il primo cittadino di Maddaloni, Rosa De Lucia ed infine l’ulteriore possibilità che si è fatta strada in questi ultimi giorni è quella rappresentata da Antonio De Angelis, di Marcianise, ma alla fine la scelta sarà demandata ad un tavolo interpartitico tra Napoli e Roma. Nel Nuovo centrodestra la lotta è tra Pasquale De Lucia (San Felice a Cancello) e Giovanni Schiappa (Mondragone) anche se potrebbe spuntare, alla fine, anche il nome di Giuseppe Sagliocco (Aversa), sostenuto da un gruppo di sindaci dell’area aversana. In ogni caso De Lucia ha già preparato la sua lista, che prende il nome della sua associazione, “Campania futura”, a sostegno del Ncd e che per martedì sarà anche, con ogni probabilità, ufficializzata. Guardando a quelli che potrebbero essere i candidati nelle liste, tra i consiglieri provinciali di Fi uscenti puntano alla riconferma il capogruppo, Nicola Garofalo, Elia Barbato e il presidente del Consiglio Giancarlo Della Cioppa anche se in più occasioni ha sorvolato su una sua possibile candidatura e poi ci sono Francesco Bortone e Silvio Lavornia (del gruppo Dignità e democrazia vicino a Fi),egli assessori provinciali Stefano Giaquinto e Gianpaolo Dello Vicario. L’Udc ricandiderà il consigliere provinciale Luigi Menditto. Tra i sindaci ci sono: Andrea Maccarelli (Presenzano), Michele Santoro (Baia e Latina) e Giovanni Pascarella (Valle di Maddaloni);mentre tra i consiglieri comunali sembra quasi certa la presenza nella lista di Fi del capogruppo al Comune di Caserta, Roberto Desiderio e quella del consigliere al Comune di Santa Maria Capua Vetere, Fabio Monaco; a Maddaloni potrebbe venir fuori la candidatura di Gennaro Cioffi, sempre per Fi e a Cellole quella di Tonino Lepore, mentre il Ncd potrebbe puntare su Andrea De Filippo. Nella scelta dei nomi peseranno anche le indicazioni dei leader di riferimento che per Fi sono Domenico Ventriglia, Carmine Antropoli, Daniela Nugnes, il presidente della Provincia uscente, Domenico Zinzi ed il coordinatore provinciale, Carlo Sarro; per l’Udc, c’è Angelo Consoli; per Fdi, Fulvio Campagnuolo e Gimmi Cangiano e per Ncd, ai tavoli, partecipano i consiglieri regionali Eduardo Giordano e Paolo Romano.
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