Caiazzo. Comune, incarichi: la nuova giunta ‘favorisce’ parenti e conoscenti di assessori?!
Dura accusa di alcuni attenti caiatini, che postula urgente verifica e rassicurante riscontro da parte del “sindaco-sentinella”:
Il cambiamento della Giunta Comunale del Sindaco Sgueglia non brilla per imparzialità e trasparenza! Queste le ultime critiche mosse da alcuni cittadini di Caiazzo all’indomani di alcuni deliberati di Giunta Comunale, che hanno visto affidare incarichi a persone vicine a due assessori comunali, per altro presenti in Giunta e li hanno anche votati.
Nulla questio sulla legittimità di taluni adempimenti, ma è appena il caso di ricordare la richiesta di annullamento di atti ritenuti illegittimi e sollevata dal gruppo “Uniti per Caiazzo”.
Oggi, i cittadini che seguono la politica locale, chiedono agli stessi di verificare la legittimità di altri atti ancora emanati dalla Giunta e dai Responsabili comunali, questi ultimi meri esecutori, perchè ricevono, ovviamente, solo un chiaro indirizzo politico.
La solita voce di piazza di queste, susseguitasi in queste ultime ore, riguarda i vari affidamenti di lavori a ditte dell’agro aversano ed gli incarichi legali che si stanno registrando in questi giorni pre pasquali e pre elettorali.
Incarichi a parenti e/o persone che, in qualche modo, risultano, sulla carta, in rapporti stretti con gli amministratori.
Ad aprire le danze sembrerebbe sia stata l’assessore Rosetta De Rosa, con un legale che cura, professionalmente parlando, i suoi interessi personali.
Poi è stata la volta del vicesindaco Antimo Cerreto, con una nomina da parte del Responsabile della segreteria ad un diretto congiunto ovvero il nipote dello stesso vicario del sindaco Sgueglia.
Nulla da obiettare per ciò che attiene la professionalità degli incaricati, ma in paesi piccoli come Caiazzo, la gente è abituata a porsi degli interrogativi ed un sindaco che si autoproclama sentinella della legalità dovrebbe pur comprendere che la trasparenza e il primo tassello di questa meravigliosa parola di cui ci riempiamo la bocca, considerato inoltre che si sono dovuti annullare degli atti per illegittimità, chissà che non sia il caso di provvedere anche in questa circostanza.
I cittadini inesperti e inconsapevoli si chiedono con quali criteri si fonda la scelta di un professionista, nella fattispecie un avvocato.
Magari con l’acquisizione di curriculum? Oppure direttamente con l’acquisizione di conoscenze personali, insomma per “intuiti propri”?
Il gruppo Uniti per Caiazzo si svegli e non faccia come i predecessori, che dai banchi della minoranza sono assurti all’onore delle cronache solo quando si è presentata l’occasione per occupare posizioni di “Comando”.
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