Matese. Edilizia ‘agevolata’: nei guai circa 50 politici, tecnici, esercenti e imprenditori di vari Comuni
Amara sorpresa per quanti ormai immaginavano che si trattasse di acqua passata: il tribunale di S. Maria Capua Vetere infatti, ha disposto la notifica di circa cinquanta provvedimenti ad altrettanti politici, imprenditori e commercianti, con tanto di avviso di garanzia, conclusione delle indagini e rinvio a giudizio per i protagonisti di una vicenda che parte da lontano, facendo registrare anche arresti eccellenti e sequestri.
I provvedimenti, in larga parte, sono stati già notificati a quasi tutti i protagonisti del procedimento penale che riguarda la famosa vicenda degli abusi edilizi nel Matese.
Nomi eccellenti dicevamo che coinvolsero l’ex sindaco di San Gregorio Matese, Filomeno Ferritto, ma anche Antonio Montone, attuale sindaco di Castello del Matese, Stefania Rossetti, ex segretario comunale di San Gregorio Matese, Liberato Loffreda, gestore dell’Agriturismo “Le Falode”, Carlo Fiorillo, ex Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di San Gregorio Matese, Pietro Montone, responsabile dell’Ufficio Tecnico del Comune di Castello Matese, Mario Cefarelli e Giovanni Spinosa, ex membri della Commissione Edilizia Integrata del Comune di San Gregorio Matese.
Coinvolti nel procedimento giudiziario anche Alfonso, Emilio, Antonio e Rosalia De Lellis, Maria, Concetta e Beniamino Fattore, nonchè Angelica Giudice.
Risultano imputati nel procedimento anche l’attuale consigliere comunale di Piedimonte Matese Nicola De Girolamo, che fu arrestato dagli inquirenti, l’agente del Corpo Forestale dello Stato Nicola Bucci, dipendente della Comunità Montana del Matese; Fabrizio Viscariello e Maria Cristina Volpe.
Una presunta mega commistione fra politici, imprenditori, tecnici ed esercenti, sebbene, probabilmente, il caso fosse stato ritenuto ormai archiviato dagli imputati, fiduciosi che, dopo tanti anni, per tutti i reati fosse intervenuta la prescrizione, mentre per il falso in atto pubblico, pure contestato dai magistrati, occorrono dodici anni e mezzo, sicché molti si sarebbero sorpresi nel vedersi notificare i vari provvedimenti giudiziari propedeutici al giudizio.
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