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Obiettivo primario: controllare l’andamento dei lavori di ripristino dei luoghi allo stato originario, e quindi il reale rispetto degli adempimenti contrattuali…
Ambiente e attività produttive e certificati antimafia, l’ex cava Fabbressa di Calvi Risorta, ubicata sulla provinciale che dal bivio di Calvi posta all’incrocio con Sparanise, è finita di nuovo sotto la lente degli inquirenti. Con un vero e proprio blitz interforze, infatti, l’area già chiusa da anni come scavo di materiale destinato all’edilizia, è stata controllata, palmo a palmo, ieri l’altro, dalla Forestale, dai carabinieri, dagli uomini della polizia provinciale e di quella calena, oltre che dal personale dell’Ufficio tecnico comunale. Obiettivo primario: controllare l’andamento dei lavori di ripristino dei luoghi allo stato originario, e quindi il reale rispetto degli adempimenti contrattuali. La ditta che sta eseguendo i rinterri, la stessa che conduceva la cava, non avrebbe avuto nessun problema a favorire i controlli. Eppure, a valle delle verifiche e dei rilievi, i preposti avrebbero deciso ugualmente di vederci chiaro e di spedire tutto ai laboratori e contestualmente, questa è la nota che vale una notizia, interessare del fatto la Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere. Non solo, con un apposito atto congiunto, i verificatori avrebbero anche interessato l’Arpac. Una simile procedura viene posta in essere nei casi in cui uno dei titolari dell’impresa non possiede più la certificazione antimafia ovvero nei casi di presunte difformità tra il progetto di ripristino dei luoghi e i lavori effettivamente eseguiti oppure, come nella fattispecie, in corso d’opera. Sul luogo hanno lavorato in sinergia e al cospetto del personale della Casertana Recuperi, i vigili del commissario Fabio Remino, gli uomini del Corpo forestale dello Stato, diretti dal comandante Vincenzo Gatta, e i tecnici comunali con la supervisione del capo della ripartizione tecnica di Calvi, Davide Ferriello. La valutazione in corso si potrebbe concludere con l’emissione di un nuovo provvedimento di sequestro dell’ex cava. Tutto dipenderà dall’esito delle analisi del suolo, dalle volontà che emergeranno dall’incontro tra i preposti ai controlli, già programmato come tavolo tecnico per la prossima settimana nella sala del sindaco di Calvi Risorta, Giovanni Marrocco. Poi c’è la partita più grossa, la persistenza del certificato legale.
Linda Zanni
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Original article: CALVI RISORTA. Controlli incessanti all’ex cava Fabbressa. Arrivano Corpo Forestale, Carabinieri e Polizia Provinciale.
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