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CONCA DELLA CAMPANIA. Sono scomparsi i soldi per la ristrutturazione del Castello Feudale. Mancano all’appello 160mila euro. La denuncia dei consiglieri di minoranza

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I consiglieri comunali, David Simone, Franco Calce e Lelio Imbriglio, “Il responsabile finanziario dell’amministrazione Alberico Di Salvo ha silenziosamente e inopinatamente eliminato lo stanziamento finalizzato all’acquisizione di buona parte del Castello Feudale. Infatti, dello stanziamento di euro 175.995,82 è stato lasciato soltanto euro 17.582,00”. 
Sparisce una parte dello stanziamento delle somme riservate al Castello feudale, l’opposizione attacca pesantemente il Sindaco Alberico Di Salvo del Comune di Conca della Campania, chiedendo che fine abbiano fatti i fondi accantonati dalla precedente amministrazione. Operazione di riaccertamento dei residui attivi e passivi del rendiconto gestione 2010 dell’Ente Comune Concano, cosi come sottoscritto dai consiglieri della minoranza consiliare David Simone, Franco Calce e Lelio Imbriglio, “il responsabile finanziario dell’amministrazione Alberico Di Salvo ha silenziosamente e inopinatamente eliminato lo stanziamento finalizzato all’acquisizione di buona parte del Castello Feudale. Infatti, dello stanziamento di euro 175.995,82 è stato lasciato soltanto euro 17.582,00”. Nell’ennesima battaglia politica amministrativa, volta a tutelare gli interessi dei residenti, i tre consiglieri d’opposizione dopo essersi battuti in sede di consiglio comunale, hanno redatto una nota che pubblichiamo integralmente: “Il Comune aveva previsto, in sede di approvazione del bilancio per l’anno 2007, approvato con deliberazione consiliare n. 9 del 28/04/2007, lo stanziamento di somme finalizzate all’acquisizione al patrimonio comunale di quote del Castello. La contropartita nelle entrate del bilancio era il corrispettivo della vendita dell’edificio Poliambulatorio. La cifra indicata in bilancio in entrata e in uscita era di € 175.000,00. Con successivo atto di vendita del 29/05/2009, stipulato dal segretario comunale pro tempore, Avv. Nadia Della Monica, il Sindaco Cinquegrana formalizzava l’alienazione dell’edificio comunale Poliambulatorio al sig. Antonio Simone per il prezzo di €175.995,82. Detta vendita, si legge nell’atto sopra citato, era finalizzata all’acquisizione al patrimonio comunale di quote del Palazzo Ducale di Conca. La volontà al detto acquisto era esplicitata prima con deliberazione consiliare n. 9 del 2007 e poi reiterata con deliberazione consiliare n. 7 del 16/06/2008. L’Amministrazione retta dal Sindaco Di Salvo, con l’approvazione del bilancio di previsione 2009 ha mantenuto, gioco forza, i citati stanziamenti in bilancio per le espresse finalità, infatti, ebbe a dichiarare che la sua amministrazione era in carica da 55 giorni e andava ad approvare un bilancio disposto da altri.Preme sottolineare, invece, che con l’approvazione del rendiconto della gestione dell’esercizio 2010, nel compiere l’operazione di riaccertamento dei residui attivi e passivi, il responsabile finanziario dell’Amministrazione Di Salvo ha silenziosamente e inopinatamente eliminato lo stanziamento finalizzato all’acquisizione di buona parte del Castello. Infatti, dello stanziamento di € 175.995,82 è stato lasciato soltanto € 17.582,00. Ora, con quale faccia tosta, il Sindaco nella seduta consiliare del 25/08/2014 dichiara: “Sono cinque anni che stiamo valutando l’acquisizione del Castello, avevamo già in corso delle trattative. Riteniamo che quel Castello debba rimanere di proprietà pubblica perché simbolo di Conca. Pochi di noi hanno avuto il piacere di visitarlo all’interno”. Nella seduta del 15/12/2014 si ribadiva che il Sindaco: “Per esercitare il diritto di prelazione ci deve essere l’appostazione in bilancio per cui se al momento della vendita le somme ci fossero procederebbe all’acquisto, altrimenti non ritiene che sia possibile farlo. Precisa di non voler danneggiare nessuno, per cui se i venditori riescono a vendere e il Comune non dovesse avere le somme, loro saranno liberi di vendere. Il diritto di prelazione è distinto dall’acquisto e dal pagamento delle somme dal punto di vista procedimentale anche perché il diritto di prelazione non sarebbe esercitabile in Italia. L’intenzione sarebbe di comprarlo tutto per restituirlo alla cittadinanza concana, anche al fine di favorire il richiamo turistico. Caro Sindaco come giustifichi di fronte ai cittadini di Conca il tuo operato visto che le somme erano in bilancio? Non sei in sintonia neanche con te stesso: predichi bene ma razzoli male. Ora impegnati, ma seriamente, a trovare la soluzione migliore per procedere all’acquisto del Castello. Altrimenti dovremmo pensare che ci siano atteggiamenti e comportamenti diversi a seconda di chi acquista. Pertanto, se tale atteggiamento comporterà la perdita del bene indicato in premessa, noi pretenderemo che, per il tramite del Segretario comunale dott.ssa Laura Simioli, vengano trasmessi gli atti alla Procura della Repubblica ed alla Corte dei Conti affinché vengano accertate le responsabilità amministrative, contabili e penali. Difatti, l’Amministrazione comunale ha ritenuto di esercitare il diritto di prelazione su una parte del Castello che certamente non si caratterizza per il suo valore storico, trattandosi di locali ristrutturati nel peggior modo possibile, mentre oggi si esime dal farlo quando invece si discute della parte del Castello che riguarda il giardino pensile, di notevole rilievo storico e culturale. Per quanto riguarda la disponibilità delle risorse economiche necessarie per l’acquisto del Castello, chiediamo di sapere che fine abbiano fatto i fondi che erano stati accantonati dall’Amministrazione Cinquegrana. Restiamo in attesa di azioni concrete e serie da parte di questa Amministrazione per evitare che il popolo di Conca venga privato del suo simbolo storico”. 
Anna Izzo

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Original article: CONCA DELLA CAMPANIA. Sono scomparsi i soldi per la ristrutturazione del Castello Feudale. Mancano all’appello 160mila euro. La denuncia dei consiglieri di minoranza.

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