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AttualitàCaiazzo & Dintorni

Caiazzo. Apologia (non postulata) della Pro Loco dopo il Carnevale morto, ma vivo a Piana

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Critica missiva di una caiatina che invita tutti a rimboccarsi le maniche per ridar lustro alla città:

Di natura sono polemica…devo sempre dire la mia, anche quando non è richiesto, anche se nessuno mi ascolta, ed è scontato, con l’animo combattivo e impulsivo che la natura mi ha donato, scrivere attraverso internet, lo strumento del secolo, per esprimere rabbia, sconcerto e delusione.

Sono a conoscenza che la società attraversa un periodo di crisi, consapevole che le cose non cambiano in poco tempo e con piccole e frequenti attività di associazionismo o ludiche…ma sono altrettanto convinta che al mio paese, non manca niente… sono consapevole delle “pecche” strutturali, burocratiche e compagnia bella…di parole belle, profonde, intelligenti o colte ne potrei scrivere una miriade…conosco tante parole…ma non riesco a dare una spiegazione a tutto ciò, non so il perchè di tanta indifferenza…vogliamo un paese più attivo? Più vivo?

Con possibilità commerciali, imprenditoriali e sociali a portata di tutti?

Ma perché diamine nessuno fa niente? Perché diversamente dai tanto elogiati paesi limitrofi (ai quali vanno i miei complimenti)…nessuno… e ripeto, nessuno… si mette in gioco!?

Perché ormai tutti fanno i bagagli e vogliono andarsene da questo paese “morto”?!

Ma ci rendiamo conto che sono questi paesi morti a dare lustro alle grandi città dove tutti vogliamo rifugiarci?! (Non nego di averci pensato pure io).

Siete davvero convinti che andare via da un posto come questo, in cui siamo cresciuti, ci renda migliori di altri o meritevoli di cose migliori?!

Prima di voi ci sono stati tanti che hanno reso le cosiddette grandi città…vivibili, industrializzate e accessibili a tutti come lo sono oggi…ma non avete mai pensato che anche quelle sono partite dal basso?!

Da semplice attività che invogliavano le nuove generazioni a sentirsi attive e partecipi in un contesto cittadino su misura per loro?!

Sarà stato un semplice e banale evento come il Carnevale, o sarà che covo questo rancore, questa rabbia e delusione da un po’ ed è esplosa solo ora… sono consapevole di farmi non pochi nemici con questa lettera e di scatenare un “inferno” di polemiche… ma io non concepisco la distruzione del mio paese… non tollero le “lotte fra fazioni”, i giochetti tra social network, i battibecchi e le mancate risposte ai cittadini…volete fare qualcosa?!

Non lasciate che i giovani, il futuro, scappino con una velocità pari a quella della luce per paura di sentirsi dei falliti… per paura di non poter offrire ai loro figli un futuro all’altezza della società in cui viviamo.

Partecipiamo alla vita del paese, collaboriamo con le associazioni, frequentiamo la Pro Loco, o almeno cominciamo a capire che quel portone in Piazza Giuseppe Verdi (che, mi dispiace, ma per me non sarà mai Piazza Santo Stefano, patrono di Caiazzo a cui ora essa è intitolata) su cui vi è l’insegna Pro Loco Caiazzo, è l’ingresso di un piccolo ma accogliente luogo dove si possono organizzare eventi, manifestazioni culturali, carnevali, sagre, fare associazionismo, sentirsi utili per il paese e collaborare (non facendosi stupide guerre) con il Comune, attirando l’attenzione su un Paese strutturalmente, culturalmente e storicamente perfetto…ma burocraticamente alla deriva…

Le cose non cambiano se usciamo dal nostro paese, ma solo restando al suo interno, lottiamo e ci impegniamo per salvaguardarlo!

Mi scuso con coloro che si sentiranno offesi, denigrati o anche sotto accusa per le mie parole… ma pensare che la spensierata e gioiosa infanzia vissuta da me e altri coetanei non possa essere vissuta da altrettante generazioni, non popolare i vicoli, le strade e le piazze del mio Paese, provoca in me una rabbiosa delusione.

Sono certa che come me, tanti cittadini si sentono delusi e altrettanto lo sono della classe politica, non voglio pensare male di nessuno, ma dobbiamo sbrigarci, dobbiamo mettere da parte un po’ di quell’egoismo che contraddistingue tutti, nessuno escluso, e rimboccarci le maniche, evitiamo di essere noi stessi la causa dell’ imminente rovina di Caiazzo.

Ero intenzionata a pubblicare questo “sfogo” nella mia pagina Facebook, dove avrei sicuramente alzato una sorta di “polverone”, ma non soddisfacente o duraturo, spero invece che, rivolgendomi al vostro sito, si possano riscontrare risultati più esaurienti, ringrazio per l’attenzione, distinti saluti.

(Lettera Aperta – News archiviata in @TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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