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Alife. Tutto sulla ‘Civitas Aliphana’ nel volume di Federico Marazzi: sabato la presentazione

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Oltre trecento pagine per raccontare attraverso il libro

“Civitas Aliphana” la storia di un territorio fra i più “appartati” di tutta la Campania in un periodo storico – il Medioevo – che ancora oggi viene spesso sbrigativamente etichettato come “secoli oscuri”.

Una lettura, anche rapida, del volume persuade però immediatamente sul fatto che la realtà è ben diversa dai luoghi comuni.

L’area matesina e la valle del Volturno raccontano storie appassionanti per questi secoli che s’incrociano da vicino con i flussi della grande storia italiana ed europea.

La città romana di Alife continuò a vivere dopo la fine dell’Impero Romano e nel corso del Medioevo fu prima uno dei centri più rilevanti del ducato longobardo di Benevento e poi, nella prima età normanna, sede di una potente contea che, negli anni ’30 del XII secolo, sfidò apertamente la supremazia del re di Sicilia Ruggero II.

Insieme ad Alife, gli altri centri di Venafro, Caiazzo, Telese e la “misteriosa” Compulteria, componevano nella tarda Antichità un mosaico di città, ciascuna con un suo vescovo, che rimasero in vita con i loro ordinamenti e le loro istituzioni sino all’arrivo dei Longobardi e alla loro conquista del Meridione italiano.

Scavi archeologici e indagini topografiche – di cui nei diversi capitoli del volume si dà ampio riscontro – hanno rivelato una continuità di commerci e contatti fra questo territorio e l’intero Mediterraneo che perdurano fino a tutto il VI secolo d.C.

Dopo il faticoso assestamento seguito al trauma dell’invasione longobarda, il territorio della valle del Volturno rappresentò per secoli il vero e proprio “cordone ombelicale” fra il Sud e il centro-nord dell’Italia.

Le cronache e i documenti dell’epoca narrano, per il IX secolo, dei ripetuti transiti degli eserciti franchi dell’imperatore Ludovico II e di quelli dell’emiro arabo di Bari, Sawdan, e della resistenza opposta agli invasori dalle città presenti nel territorio.

Solo Alife fu attaccata per ben quattro volte fra l’860 e l’880 circa, il che spiega come mai buona parte delle mura urbiche della città, erette in età romana, si presentino oggi ricostruite nell’Alto Medioevo.

Il volume mette in sequenza tutti questi eventi e non manca di dare conto delle eccezionali scoperte archeologiche compiute, proprio ad Alife, nel corso degli scavi eseguiti nello scorso decennio all’interno dell’Anfiteatro e del Criptoportico, di cui è stata riportata alla luce anche la vita nel corso del Medioevo: l’uno utilizzato come cava di materiali e come luogo d’insediamento di capanne per usi abitativi e di piccole attività artigianali; l’altro, impiegato come un enorme “immondezzaio”, ha visto accumularsi al suo interno gli oggetti di scarto della vita di innumerevoli generazioni di alifani e ha offerto uno spaccato unico della loro vita quotidiana.

Gli articoli presenti nel volume spaziano dalla topografia alla storia sociale, dalle testimonianze artistiche a quelle architettoniche, passando per le vicende politiche e religiose, in un viaggio che copre dieci secoli di storia. Il curatore del volume, il professor Federico Marazzi del Suor Orsola Benincasa di Napoli, da anni impegnato nello studio del territorio alifano, ha simbolicamente riunito intorno allo stesso tavolo specialisti affiliati a diverse istituzioni scientifiche dando vita, esattamente due anni fa, al convegno di studi di cui il volume costituisce la pubblicazione degli atti.

Ma l’amministrazione comunale di Alife con il suo sindaco, Giuseppe Avecone, hanno creduto e investito in questo progetto di sviluppo della conoscenza del proprio territorio, in tempi in cui l’interesse per la cultura spesso soccombe di fronte all’indifferenza o alla carenza di risorse.

La presentazione del libro “Civitas Aliphana” diventa perciò un’occasione per restituire la visibilità che meritano ai tanti tesori nascosti di un territorio fra i più belli e ricchi di storia di tutta la Campania.

LA PRESENTAZIONE DELL’OPERA

Il libro “Civitas Aliphana” (Volturnia Edizioni) sarà presentato domani nella sala consiliare di Alife alle ore 17. Dopo i saluti del sindaco Avecone e del presidente della Provincia Zinzi, interverranno Pasquale Simonelli, presidente Associazione storica del Medio Volturno; Alberto Zaza D’Aulisio, presidente Società di storia patria di Terra di Lavoro; gli esperti Antonio Salerno e Amalia Gioia.

Tutti moderati da Aldo Balestra, responsabile della redazione di Caserta del Mattino.

Autori dei saggi del volume sono Giuseppe Angelone, Agata Arenella, Claudio Azzara, Nicola Busino, Consuelo Capolupo, Giovanna Cera, Luigi Romolo Cielo, Cesare Crova, Luigi Di Cosmo, Simone Di Mauro, Daniele Ferraiuolo, Roberta Fidanzia, Alfredo Franco, Alessia Frisetti, Angelo Gambella, Manuela Gianandrea, Stefania Gigli Quilici, Italo M. Iasiello, Tommaso Indelli, Federico Marazzi, Sabrina Mataluna, Donatina Olivieri, Gianluca Soricelli.

(News elaborata – archiviata in @TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)

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