Ruviano. Eremo: i fedeli pagano il restauro e la curia lo cede a terzi?
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Nuovo” affondo” contro il vescovo, già “nell’occhio del ciclone”,
da parte dei soliti “in-fedeli” dalla lingua biforcuta, per altre situazioni che hanno indotto i fedeli di altre parrocchie a rivolgersi perfino al Vaticano per problematiche, anche ritenute “speculative”, inerenti in particolare l’antica diocesi di Caiazzo, ormai unificata a quella di Alife.
Anche stavolta, infatti, si allude a “business”, come a Caiazzo per la cementificazione rurale, invero voluta dal predecessore, previo scempio del patrimonio librario e abbattimento di un antico casale, nonché della casetta su cui spiccava il toponimo cittadino, cui i residenti erano molto legati, e quella ormai imminente, sempre in Caiazzo, finalizzata alla realizzazione di opere “pastorali” su un terreno espressamente acquistato, guarda caso in zona agricola, per cui il Comune è pronto a concedere la “deroga”, che ne moltiplicherà il valore commerciale, fermo restando che i fedeli veri si rimettono all’Eterno che, dall’alto dei Cieli, ben saprà indirizzare, spingere o fermare i propri referenti terreni.
Tornando al presente, dalla missiva che segue si evince tutta la preoccupazione dei fedeli per la sorte dell’eremo di Santa Maria degli Angeli, ubicato nella frazione Alvignanello di Ruviano, ma al confine con Castel Campagnano – Squille e SS. Govanni e Paolo – Caiazzo, storica meta, fra l’alto, della tradizionale gita” fuori porta” di Pasquetta, destinata a restare nell’album dei ricordi per i meno giovani e, forse, meta a pagamento per le nuove leve, se è vero che ne è stato disposto l’affidamento, in gestione lucrosa, a un rampante e addentellato speculatore, del quale tutt’altro che bene si vocifera, sommessamente, fra gli “in-fedeli”:
Salve!
Chiedo il vostro aiuto per pubblicare questa mia lettera e fare in modo che tutti sappiano della nostra situazione.
So che voi potete aiutarmi a diffonderla.
Sono un cittadino di Alvignanello, che con grande dolore ha appreso della notizia che il “nostro convento” Madonna Degli Angeli è stato dato in gestione, per farne non so che cosa.
Quanti “dolci per un mattone” sono stati fatti, per mettere a nuovo quelle stanze, quante lettere sono state spedite ai nostri concittadini lontani per chiedere un aiuto, perchè la curia non aveva soldi per aiutarci e loro, anche così lontani, erano contenti di farlo, perchè nel giorno della festa sul convento, Lunedì in Albis, erano vicini a noi con la mente e con il cuore. Tutti hanno cercato di contribuire alle spese per migliorare il convento, anche famiglie molto modeste.
Perchè adesso tutto questo?
Perchè il Vescovo è venuto ad Alvignanello a fatto compiuto?
Perchè non è andato in parrocchia a parlare con i suoi fedeli e chiedere se qualche gruppo di ragazzi voleva creare qualcosa di nostro per migliorare la situazione di abbandono che si è venuta a creare (non per colpa nostra) e migliorarla?
No, è venuto dopo, a fare cosa? A prenderci ancora in giro?
Ormai ci ha tolto tutto, tutto è ormai abbandonato: museo, chiesa, oratorio, convento e biblioteca.
Un tempo tutto questo era orgoglio per il nostro paese.
Questo paese si sta spegnendo piano piano nonostante abbia tanto ancora da dare.
(Un cittadino di Alvignanello addolorato nel cuore – Lettera aperta – archiviata in @TeleradioNews © Diritti riservati all’autore)
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