RUVIANO. Grido di aiuto dei fedeli di Alvignanello: “Il Vescovo e il Parroco vogliono dare la Chiesa di Sant’Andrea in gestione ai laici!” LA LETTERA

Questa la lettera giunta al nostro portale scritta da alcuni fedeli di Alvignanello, frazione di Ruviano, in merito alla Parrocchia di Sant’Andrea Apostolo.

Redazione di Caiazzo Rinasce, vogliamo con questa lettera, breve lettera, dare sfogo a tutta la nostra mortificazione e dispiacere per quello che è accaduto stamattina nella Parrocchia di Sant’ Andrea Apostolo in Alvignanello frazione di Ruviano. Il vescovo Mons. Valentino Di Cerbo, d’accordo con il nuovo parroco don Massimiliano Giannico, è intervenuto in parrocchia per dare a tutta la comunità una spiacevole notizia. Mi spiego meglio. Nella parrocchia di Alvignanello si trova un piccolo convento molto caro alla cittadinanza. In questo convento festeggiamo la Madonna il Lunedì in Albis. I nostri nonni, i nostri padri, ogni anno si sono recati in questo luogo santo per pregare ed affidare la loro vita e quella dei loro figli alla Madonna. Adesso questo convento sarà dato in gestione non al parroco don Massimiliano che fin dalla sua prima venuta da noi (settembre 2012) ha sempre “paventato” di far chiudere la Chiesa, ma sarà dato in gestione ai laici. Papa Francesco più volte ha parlato di una chiesa povera. 

Ad Alvignanello e in tutta la Diocesi si può parlare di Chiesa povera? Perché si pensa solo agli affari. Perché si pensa sempre ai soldi. Anche per i matrimoni è stato fatto un decreto da parte del Vescovo dove si richiede la tariffa. Ma per i sacramenti non bisogna dare un’offerta? Tutto questo ci sta facendo allontanare dalla Chiesa. Non ci rivolgiamo a don Massimiliano Giannico il quale, a noi, non ci pensa proprio (un sacerdote che minaccia una piccola comunità dicendo che a lui il Vescovo ha dato il potere di far chiudere la chiesa può mai aiutarci? Un sacerdote che dice che a lui del convento non interessa niente e poi scarica la colpa sul Vescovo può venirci mai incontro?), non ci rivolgiamo al Vescovo perché oramai ha preso la sua decisione, ma ci rivolgiamo a coloro che hanno indotto il Vescovo a prendere questa tragica decisione. Riflettete e passatevi una mano per la coscienza. Non affidate ai laici questo convento perché non sarà più considerato un luogo di preghiera ma un luogo di affari. Caiazzo Rinasce, tu hai dato voce a chi era in difficoltà, tu attraverso i tuoi articoli hai fatto sapere tante cose e tanti problemi hai risolto. Aiutaci in questa nostra difficoltà. Grazie