Liberi, Castel di Sasso, Baia Latina e Piedimonte. Droga: 5 giovani nei guai

Rinviato a giudizio, Alfonso Bencivenga di Liberi, mentre hanno patteggiato la pena Angelo Giuseppe Marotta di Liberi ma originario di Piedimonte Matese, due anni; Giuseppe Parillo di Castel di Sasso, un anno; Roberto Greco di Baia e Latina, quattro mesi; Emanuele Marino di Caserta, quattro mesi.

Per tutti gli imputati condannati, la pena è stata sospesa.

Sono queste le conclusioni assunte dal GIP al termine dell’udienza tenuta venerdì 16 gennaio al tribunale di Santa Maria Capua Vetere.

Facevano parte del collegio difensivo, gli avvocati Mariangela Maietta, Nello Sgambato, Giuseppe Stellato e Roberto Saccomanno. Gli episodi contestati risalgono agli anni 2011 e 2012.

Agli atti dell’inchiesta, svariati episodi di cessione di droga, in particolar modo marijuana, verificatisi a Liberi, Maiorano di Monte, Dragoni e Pontelatone.

Piccoli quantitativi di sostanza stupefacente ceduti ai giovani della zona. Le indagini furono condotte dai Carabinieri della Compagnia di Piedimonte Matese che monitorarono le attività di spaccio, che coinvolgevano anche minorenni, con specifici servizi di osservazione e pedinamento, supportati da attività tecnica espletata con riprese video e intercettazioni telefoniche.

L’esito delle indagini formò oggetto di comunicazione mediante informative inviate alla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, dalla quale scaturirono il 9 dicembre del 2013, le ordinanze di custodia cautelare scattate per – Marotta Giuseppe, 26enne di Liberi e Parillo Giuseppe, 26enne di Castel di Sasso, mentre a carico di Greco Roberto, 26enne da Baia e Latina e Marino Emanuele, 35enne da Caserta scattò il divieto di dimora nelle province di Napoli e Caserta.

I quattro, unitamente ad altri soggetti, tra cui Alfonso Bencivenga di Liberi, furono individuati quali protagonisti dell’attività di spaccio che avveniva a tutte le ore del giorno, con particolare attenzione al mondo studentesco.

Difatti la tipologia di stupefacente utilizzato – hashish e marijuana – è particolarmente appetita nel mondo adolescenziale sia per i costi relativamente bassi che per la metodologia di assunzione che privilegia “l’attività” di gruppo.

Numerose furono in quell’occasione, le persone identificate e deferite all’Autorità Giudiziaria quali assuntori, per lo più giovani studenti ed anche minorenni, anche se non si esclude che alcuni di loro fossero coinvolti proprio nell’attività di spaccio.

Nel periodo delle indagini gli episodi di spaccio accertati dai Carabinieri sono stati oltre cinquanta e numerose le dosi di stupefacente sottoposte a sequestro.

Per Marotta scattò la misura della detenzione in carcere, mentre per Parillo fu accompagnato presso la propria abitazione in regime degli arresti domiciliari, infine, per gli altri due soggetti coinvolti Greco e Marino fu disposto l’allontanamento dalle province di Caserta a Napoli con l’obbligo di rispettare le prescrizioni imposte dall’Autorità Giudiziaria per non incorrere in più gravi conseguenze.

Il quinto nome, quello di Bencivenga emerse successivamente al blitz del 9 dicembre 2013.