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Attualità

ALIFE. Scappano i buoi e si costruisce il cancello davanti al recinto! Prima arrivano i rifugiati, li ospitano e solo dopo si scopre che i locali non sono idonei. Queste figure di merda le facciamo solo in Italia!

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Qualche giorno fa demmo conto del blitz dei Carabinieri e dell’Asl presso il Centro che ospita gli immigrati rifugiati. Ora si scopre che quel sito non è idoneo, ovvero solo dopo che li hanno allocati nella struttura. Il sindaco di Alife Giuseppe Avecone ha emanato un’ordinanza di adeguamento che ha lo stesso effetto dell’acqua calda. Dove li ospitano se la struttura viene dichiarata non idonea? Ed è già pronta l’attrice protagonista, armata di telefono per il selfie e fotografo personale…
Condizioni igienico sanitarie precarie al Centro di prima accoglienza per immigrati di Alife. Il sindaco ha emanato un’ordinanza a seguito dei controlli effettuati da Asl e Carabinieri, che preannunciammo qualche giorno fa. ” Sistema fognario inadeguato, ad horas provvedere altrimenti chiudo il centro!” Questo sinteticamente è il succo dell’ordinanza emanata ieri dal sindaco di Alife Giuseppe Avecone dopo i risultati dei controlli da parte delle Autorità preposte presso una struttura privata adeguata a centro di prima accoglienza e di proprietà dell’imprenditore alifano Silvio Visone. Nel plesso sono ospitati una ventina di ospiti, giovani immigrati, ma sulla carta ne potrebbe ospitare di più, un massimo di trenta persone e questa situazione ha creato non poche polemiche in città. Dopo che demmo la notizia dei controlli da parte dei funzionari del Dipartimento di prevenzione del distretto sanitario 15 di Alife e dei carabinieri che hanno compiuto un sopralluogo e steso un verbale, poi trasmesso al Comune, il web si è scatenato. Il Centro di prima accoglienza per richiedenti asilo e rifugiati si trova presso un immobile privato, Masseria bianca, lungo la Provinciale 330 ed è gestito da una cooperativa: la Synergasia Onlus, con sede legale a Roma. Vi lavora anche un mediatore culturale. “Dal verbale – dichiara nell’ordinanza il sindaco Giuseppe Avecone- emergono gravi irregolarità igienico sanitarie con particolare riferimento al sistema fognario”. Situazione ritenuta come emergenza sanitaria e di igiene pubblica e, in virtù della quale, quindi, il primo cittadino,essendo autorità sanitaria locale, ha la facoltà di emettere ordinanze contingibili e urgenti. L’atto, infatti, prevede l’eliminazione ad horas, cioè in tempi assai brevi, delle criticità evidenziate dai funzionari Asl e dai carabinieri. E non è tutto poiché, in caso di inadempienza, il sindaco scrive: “Si provvederà alla chiusura dell’immobile e allo sgombero degli occupanti, con denuncia alle competenti autorità giudiziarie”. Insomma occorre far presto tanto che la comunicazione è stata trasmessa sia al proprietario della struttura, l’imprenditore Visone, sia al coordinatore del Centro, Giuseppe Maccauro ed anche al legale rappresentante della Cooperativa. Soltanto pochi giorni fa, diffusasi la notizia che un gruppo di migranti sarebbe arrivato in città, si era sollevata qualche polemica. Una discussione pubblica, con la partecipazione del consigliere di minoranza Gianfranco Di Caprio, si era svolta presso la sede della Pro loco di Alife. In quella occasione erano stati chiariti alcuni aspetti e cioè che il numero massimo di immigrati per ciascuna città non poteva superare le cento persone ma che, la struttura di Alife, individuata dalla stessa Prefettura, avrebbe potuto accoglierne non più di trenta. Era stato anche sottolineato che i giovani ospitati presso Masseria bianca erano richiedenti asilo,cioè persone fuggite dai loro paesi d’origine e, una volta approdati in Italia, avevano fatto domanda di protezione. Ora questo ennesimo risvolto tutto italiano che vede prima accogliere i giovani immigrati in una struttura adattata a centro di accoglienza appunto, salvo poi scoprire l’acqua calda, ovvero che non è idonea a supportare logisticamente e soprattutto sul piano igienico i rifugiati. Ed a proposito di acqua calda, l’ordinanza del sindaco rischia di avere la stessa efficacia, atteso che se non vengono eseguiti gli accorgimenti urgenti richiesti il centro viene chiuso. E gli ospiti dove vanno a finire…a casa di Silvio Visone? Intanto l’attrice protagonista “dejoartri” ha già preparato telefonino per il “selfie”, cavalletto macchina fotografica e, chiaramente fotografo personale per andare in soccorso dei “poveri migranti”. Ed anche questa è Alife…
Nella foto l’ingresso del centro di accoglienza ad Alife
LEGGI IL NOSTRO POST DEL 15 GENNAIO SCORSO
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