ALVIGNANO. L’assessore regionale Daniela Nugnes non si dimette dalla carica di consigliere regionale. Angelo Di Costanzo è fuori dal Consiglio Regionale.
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La Nugnes, secondo indiscrezioni fondate, nel mese di maggio prima delle elezioni europee, si sarebbe impegnata, alla presenza del coordinatore regionale Domenico De Siano che avrebbe rinunciato alla carica di consigliere (per lei inutile, visto che riveste l’incarico assessoriale) e permettere al sindaco di Alvignano, l’ingresso in Consiglio Regionale. Oggi alla presenza del Governatore Caldoro ha ribadito il suo no…
In un clima di antipolitica acclarato in tutti i sensi, assistere a “sceneggiate” del genere non è che aiuti poi tanto a far ricredere l’elettorato. E la storia che abbiamo appreso, non fa tanto onore alla figura politica dell’assessore regionale Daniela Nugnes, eletta con 18mila voti nel 2010 in tandem con Angelo Polverino. Ma andiamo con ordine facendo un passo indietro. Siamo alla vigilia delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo, maggio 2014. Il coordinatore regionale Domenico De Siano, tra le priorità che aveva (e che tuttora ha) di recuperare consensi e credibilità per la rinnovata “Forza Italia”, tentava anche di far rientrare nel partito i cosiddetti “grandi elettori”, ovvero quei candidati che ai precedenti appuntamenti elettorali hanno dimostrato di detenere grossi consensi in termini di voti. Tra questi vi era anche il sindaco di Alvignano, Angelo Di Costanzo, il quale nel 2010 incamerò 14mila voti, non sufficienti però a far si che venisse eletto, ma per un esponente politico in un territorio piccolo come l’Alto Casertano, un risultato senza precedenti. Quindi a maggio scorso De Siano convocò Di Costanzo e l’assessore regionale Nugnes ed alla presenza dei due politici chiese il sostegno del primo, mentre alla seconda chiese la disponibilità a dimettersi dalla carica di consigliere regionale per permettere un’esperienza proprio al sindaco di Alvignano in Consiglio Regionale nell’ultimo scorcio di legislatura. Ovviamente era periodo di campagna elettorale, per cui i fiumi di parole, impegni, promesse e quant’altro si sprecavano. Secondo fonti ben attendibili, la stessa Nugnes si impegnò con De Siano e Di Costanzo a firmare le sue dimissioni a fine 2014. Nel frattempo, a Caserta è approdato ai vertici di Forza Italia l’onorevole Carlo Sarro, nominato Commissario Provinciale del partito. Lo stesso Sarro ha sempre dichiarato che nella composizione delle liste regionali, nella prossima primavera, gli uscenti avevano la priorità. A settembre Di Costanzo, non per le dimissioni di Nugnes, ma per le note vicende penali che hanno visto coinvolto Paolo Romano (oggetto di provvedimenti coercitivi) che non gli permettevano di espletare il suo ruolo di consigliere regionale subentra all’allora presidente del Consiglio (dopo le ‘tarantelle’ di Sagliocco). L’esperienza del primo cittadino di Alvignano dura fino a dicembre, allorquando cadono le misure cautelari emanate nei confronti di Romano e questi ritorna quindi in “auge”. Esce nuovamente Di Costanzo (del resto con la classe politica che ha gestito le sorti della Regione Campania negli ultimi anni, questi balletti sono solo la punta di un iceberg di mala gestione), ma in tutti era insita la convinzione che lo stesso sarebbe rimasto grazie all’impegno che proprio la Nugnes aveva preso davanti al coordinatore regionale De Siano. Che dite l’impegno lo ha mantenuto “Sua Eccellenza” Daniela Nugnes? Secondo altre indiscrezioni (eh si perchè con questi politicanti si va avanti a botta di indiscrezioni e non di fatti e dichiarazioni dirette), la Nugnes oggi 16 gennaio, chiamata dal partito, alla presenza del Governatore Stefano Caldoro, a mantenere l’impegno preso a maggio, avrebbe risposto “picche”. Il pretesto è stato che se doveva dimettersi lei da consigliere regionale, doveva farlo anche Ermanno Russo, eletto in un’altra provincia e quindi nulla c’azzecca con Caserta, anche egli incastonato in Regione con il doppio ruolo “consigliere/assessore”. C’è un piccolo particolare però che alla Nugnes sarà sfuggito. Infatti ella riveste il ruolo di assessore all’Agricoltura. Ha quindi naturalmente riposto la sua speranza di essere rieletta soprattutto grazie ai voti dell’Alto Casertano, laddove ha messo letteralmente tenda, anche se ad oggi non risulta abbia fatto gran che a livello politico per il territorio (vedi Comunità Montane, Imu sui terreni agricoli, cinghiali che stanno devastando le colture e compagnia cantata), in compenso però si è fatta notare durante le sue sfilate politiche. Ma nell’Alto Casertano i voti li ha anche colui a cui ella ha negato l’accesso al Consiglio Regionale, proprio Angelo Di Costanzo. Ora partendo da Piedimonte Matese e fino alla discesa di Caiazzo, cara Nugnes, se lei non porta ‘seco’ almeno 4 -5mila consensi, a Vaccheria, sobborgo di Caserta, è meglio che non si presenta. Se poi conta sulle promesse di altri grandi portatori di voto, allora lei sarà la seconda “illusa” dopo Di Costanzo a restare a piedi.
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